lunedì 20 ottobre 2008

29.09.2008 IN CAMMINO VERSO LA VERITA'





ESAME DA PARTE DEL P.M. ALL'ISPETTORE PAOLO CASAMENTI

Ed eccoci arrivati (dopo più di 3 anni ) all'esame da parte dei P.M. nei confronti dell'ispettore Paolo CASAMENTI.

Il P.M. formula la domanda in merito alla ormai famosa perquisizione di Via Battistini e precisamente sul ruolo avuto dall'ALLOCCA MASSIMO nel corso della stessa.

L'ispettore risponde dicendo che l'ALLOCCA MASSIMO non ha percepito alcun tipo di sostanza strupefacente ne di somme di denaro ma era li presente solo per il suo piacere di vedere questo tipo di operazioni e ne adesso e ne mai ha percepito nulla.

Il P.M. questa volta non potendo estorcere confessioni pilotate con il ricatto della permanenza in carcere, non formula nessuna altra domanda che riguardi l'ALLOCCA MASSIMO.

Arrivati a questo punto, La Famiglia dell'ALLOCCA MASSIMO è stata distrutta, la VITA dell'ALLOCCA MASSIMO è stata distrutta,
3 anni di carcere di cui 2 passati in totale solitudine all'interno di un carcere,

debiti su debiti con banche amici e quant'altro, e tutto questo perchè all'ALLOCCA MASSIMO piaceva fare il suo lavoro non per altri fini ma solo per il suo piacere di fare il suo lavoro.

Arrivati a questo punto la domanda nasce spontanea:

Ma per quale motivo ALLOCCA MASSIMO ha scontato 950 giorni di custodia cautelare di cui 684 giorni e 12 ore trascorse in carcere in stato di isolamento?


Lasciate un commento rispondendo a questo quesito.


Buona giornata da ALLOCCA MASSIMO, il più pericoloso dei criminali di tutti i tempi.

martedì 4 marzo 2008

COMMENTO DEL SENATORE PAOLO GUZZANTI




- GRAZIE A TE, MASSIMO, MIO INDIMENTICABILE SERPICO, MIO CAPOSCORTA CHE MENTRE IO DORMIVO PASSAVA LA NOTTE DAVANTI A CASA MIA PER PROTEGGERE ME E LA MIA FAMIGLIA.

GRAZIE MIO SERPICO CHE VEDEVI LE MACCHINE E LE MOTO E I FURGONCINI CHE CI PEDINAVANO E CHE LI SEMINAVI CON LA TUA GUIDA OPERATIVA DA GRANDE POLIZIOTTO.

GRAZIE, RICORDO IL GIORNO IN CUI NEL CORTILE DELLA MIA CASA MI DICESTI CHE FORSE TU SARESTI STATO ASSENTE PER UN PO’ PERCHE’ TI AVEVANO INCASTRATO IN UNA QUESTIONE GIUDIZIARIA. IO PENSAVO CHE FOSSE UNA COSA DA NULLA E INVECE SONO STATI PIU’ DI TRE ANNI DI PRIVAZIONE DELLA LIBERTA’.

SONO FELICE CHE TU ABBIA QUI TROVATO TANTI AMICI, VEDO CHE SCRIVI ANCHE DA SABINA DOVE SI SONO RIVERSATE TANTE VECCHIE CONOSCIENZE.

BEN TORNATO ALLA LIBERTA’, SERPICO, E GRAZIE DI AVER SEGUITATO A COMBATTERE.

PAOLO GUZZANTI

Dal blog del Senatore Paolo GUZZANTI




BUONGIORNO A TUTTI

Finalmente dopo 950 giorni di privazione della libertà personale, privazione di ogni forma di vita, hanno deciso di farmi tornare a vivere.

Il giorno 27/02/2008 Io ALLOCCA MASSIMO sequestrato dallo Stato per 950 giorni: “TORNO A VIVERE”.

Però torno a vivere con un pizzico di amarezza, poichè dopo essermi sentito importante e cioè essendo il :

“COSTITUENTE DI UNA ASSOCIAZIONE CRIMINALE DEDIDA AL TRAFFICO DI SOSTANZE STUPEFACENTI, DEDITA ALLO SPACCIO DI SOSTANZE STUPEFACENTI, DEDITA ALLE RAPINE A MANO ARMATA CHE OPERAVA NELLA CAPITALE DAL 1998 AL 2005″

adesso mi ritrovo ad avere un “RUOLO SECONDARIO”………………………

(Preciso che ancora il dibattimento non c’è stato e quindi sono diventato secondario già da adesso, perchè appena arrivo al dibattimento non sarò nemmeno più secondario).

Queste si che sono delusioni della vita, uno comincia a sentirsi qualcuno di importante, e appena dopo 950 di custodia cautelare ti dicono che non sei più nessuno, sei solo un secondario……………………………………………….

Però devo dire che ancora una volta , a distanza di 950 giorni e soprattutto a un nulla di fatto nei miei confronti
il parere contario dei P.M. sull’istanza di scarcerazione è stato :
“RILEVATA SUSSISTENZA DEL PERICOLO DI INQUINAMENTO PROBATORIO”………………………………NO COMMENT…………………

DIO ha voluto che finalmente arrivasse una Giudice che ribaltasse il parere dei P.M. e che finalmente abbia deciso di vedere “dagli atti che risultano” chi fosse in effetti ALLOCCA MASSIMO, e cosa effettivamente centra in questa storia.

Una cosa molto importante che è tornata a far parte di me , è la fiducia nella Giustizia, poichè ultimamente in me non esisteva più.

Ringrazio Dio che esistono anche persone che lavorano per la VERITA’, al contrario di molte altre che della verità non gliene importa nulla, ma gli importa solamente di consolidare e portare a termine tutto l’impianto accusatorio.

Sono entrato in questo processo da persona informata dei fatti, dopo aver subìto di tutto mi ritrovo nel registro degli indagati, dopo un mese mi ritrovo dietro le sbarre di un carcere, e tutto a causa di una chiamata in correo da parte di due “sedicenti pentiti”, secidenti in quanto dopo aver cambiato per non so quante volte le loro versioni, e nonostante tutto, oggi queste dichiarazioni sono ancora discordanti tra loro.

Però che siano discordanti non interessa certamente a chi cerca di incastrarti a tutti i costi, poichè per loro sono concordanti.

Però sono concordanti a comodo e piacere degli inquirenti, poichè gli stessi inquirenti hanno asserito che i due chiamanti in correità non dovevano essere scarcerati poichè le loro dichiarazioni erano :
” DISCORDANTI”

Lascio la vicenda Giudiziaria per adesso e colgo l’occasione ancora una volta per ringraziare voi tutti per l’animata e manifestata solidarietà avuta nei miei confronti.

Ore 13.45 del 27.02.2008 ALLOCCA MASSIMO durante una conversazione telefonica con il Sen. Paolo GUZZANTI

” VARCA LA SOGLIA DI CASA ”

” LA FINE DI UN INCUBO DURATO 950 GIORNI ”


ALLOCCA MASSIMO DOPO AVER VAGATO A PIEDI PER TUTTA LA NOTTE PER LE STRADE DI ROMA , ALLE ORE 09.00 DEL 28.02.2008 FA RIENTRO A CASA PER ANDARE AL COMPUTER E SCRIVERE A TUTTI VOI :

” G R A Z I E ”

ISTANZA DI SCARCERAZIONE DEL 25.02.2008

PROF. AVV. ROBERTO ZANNOTTI
ASSOCIATO DI DIRITTO PENALE NELL’UNIVERSITÀ DI ROMA
PATROCINANTE IN CASSAZIONE


ISTANZA DI REVOCA DELLA MISURA CAUTELARE



Io sottoscritto Prof. Avv. Roberto Zannotti, difensore di Massimo Allocca, imputato nel procedimento penale n. 12905/06 R.G. Dib. (7498/06 R.G. n.r.), pendente innanzi al Tribunale ordinario di Roma in composizione collegiale, sezione IV penale, fissato in prosieguo per l’udienza dell’8 aprile 2008, chiedo che venga revocata la misura cautelare applicata all’imputato, ovvero che la stessa sia sostituita con altra meno gravosa, per le ragioni di seguito esposte.
* * * *
Massimo Allocca, imputato per i reati di cui agli artt. 416, 628, 328 c.p. e artt. 73 e 74 d.P.R. 309/90, è attualmente sottoposto alla misura cautelare degli arresti domiciliari.
Tale misura è stata applicata da Codesto Tribunale, con ordinanza del 31 maggio 2007,in sostituzione della misura della custodia in carcere applicata all’Allocca sin dal 19 luglio 2005.
Pertanto fino ad oggi l’Allocca ha espiato, in via cautelare, la pena di oltre due anni e sei mesi di reclusione.
Tale lungo periodo di custodia trova giustificazione nelle gravi imputazioni contestate all’Allocca.
Tuttavia si ritiene che, allo stato, le ragioni cautelari siano venute meno e, pertanto, la misura possa essere revocata.

Occorre anzitutto mettere in evidenza come le imputazioni di maggiore gravità contestate all’imputato siano quelle di cui ai capi A) e B) del decreto che dispone il giudizio, e cioè i reati di associazione per delinquere e associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Corre l’obbligo di rappresentare come, con riguardo a tali imputazioni, all’Allocca sia contestata la mera (e semplice) partecipazione in entrambe le associazioni.
Con riguardo ai reati-fine, all’Allocca è contestata la partecipazione ad un unico episodio criminoso, accaduto il 28 novembre 2003, e dal quale sono scaturite le contestazioni di rapina (capo CC, decreto che dispone il giudizio) e di traffico di sostanze stupefacenti (capo DD, decreto che dispone il giudizio).
Infine l’Allocca deve rispondere anche del reato di omissione di atti di ufficio (capo AAAAA, decreto che dispone il giudizio) poiché a seguito di una perquisizione locale, in concorso con altri ufficiali e agenti di polizia giudiziaria, avrebbe omesso di redigere il processo verbale di perquisizione. In relazione a tale imputazione è pur vero che non è applicata alcuna misura, in considerazione della cornice edittale prevista dalla norma, ma al fine di illustrare compiutamente la posizione dell’Allocca nel complesso processo nel quale lo stesso è imputato si è ritenuto utile richiamarla.
Si deve, quindi, osservare come l’Allocca sia stato ritenuto partecipe delle due associazioni criminose in qualità di mero partecipe, e già questa circostanza è sintomatica del ruolo marginale che nella vicenda processuale in esame ha svolto l’imputato.
Inoltre non ci si può esimere dall’osservare come tale contestazione di partecipe alle due associazioni abbia la sua genesi in una unica (presunta) partecipazione dell’Allocca ad uno dei reati-fine, e cioè il sequestro e la sottrazione di un certo quantitativo di sostanza stupefacente in occasione della perquisizione in un garage di Via Mattia Battistini n. 36/A, avvenuta il 28 novembre 2003. Si rammenti che l’imputato appartiene al Corpo della Guardia di Finanza, mentre le associazioni sarebbero state costituite da appartenenti alla Polizia di Stato che svolgevano servizio presso il Commissariato di Roma – Trastevere.
Ma che all’Allocca sia stata contestata la militanza nelle associazioni criminali in forza della sola partecipazione all’operazione di polizia giudiziaria del 28 novembre 2003, e quindi con un percorso logico a ritroso, dal particolare al generale, trova conforto nell’attività istruttoria sino ad oggi espletata.
Infatti l’Ill.mo Tribunale ha avuto modo di assumere la testimonianza di una serie di coimputati, la cui posizione è stata stralciata e giudicata separatamente, che ascoltati ai sensi dell’art. 197 bis c.p.p., nel ribadire le accuse nei confronti di molti imputati, con riguardo a Massimo Allocca non sono stati in grado di riferire alcun riscontro utile all’accusa. Si noti che i testimoni erano, al tempo dei commessi delitti, pressoché tutti colleghi degli imputati che prestavano servizio presso il Commissariato Trastevere e, quindi, ben a conoscenza delle vicende di cui alle imputazioni.
Già queste considerazioni dovrebbero fare riflettere sull’opportunità di mantenere la misura applicata, poiché da quanto emerso finora sembrerebbe che in concreto la pericolosità sociale dell’imputato, come desunta dalle imputazioni, possa essere riconsiderata.
In tal senso depone altresì la circostanza che all’Allocca la misura venne originariamente applicata dal Giudice per le indagini preliminari perché ritenuto uno degli organizzatori delle associazioni criminali e partecipante ad un numero indeterminato di singoli episodi delittuosi, abusando delle proprie e altrui funzioni (pag. 33, ordinanza di custodia cautelare, G.I.P. Dr. G. Muntoni).
All’esito dell’attività di indagine i Pubblici Ministeri hanno però ritenuto di dover contestare all’imputato solo la mera partecipazione alle organizzazioni, venendo meno sia la qualità di costitutore, sia la qualità di partecipe ai presunti altri innumerevoli episodi delittuosi di cui all’ordinanza: giova ribadire che nei confronti dell’Allocca le uniche imputazioni sono solo quelle cristallizzate nei capi di imputazione CC) e DD) dei quali si è già trattato, oltre alle fattispecie associative.
Tale ultima circostanza potrà, altresì, fare riflettere sulla concretezza attuale del pericolo di reiterazione delle condotte criminose poiché, in definitiva e secondo l’assunto accusatorio, l’Allocca avrebbe commesso i gravi delitti contestati solo in una occasione, cioè l’operazione di p.g. del 28 novembre 2003.
Inoltre è utile rappresentare, quanto meno per ragioni di giustizia sostanziale, che dei venticinque attuali imputati, la misura cautelare restrittiva è applicata, oltre a Massimo Allocca, a soli altri quattro soggetti: Aniello Allocca, Alessandro De Sclavis, Emiliano Mancioli e Salvatore Natalizia.
Tali imputati hanno però un carico accusatorio molto diverso e ben più oneroso di quanto contestato a Massimo Allocca.
Infatti, come l’Ill.mo Tribunale potrà verificare, tali imputati sono tutti chiamati a rispondere di diversi capi d’accusa, oltre venti per Aniello Allocca, De Sclavis e Mancioli, con riferimento a fatti ben più gravi di quelli contestati a Massimo Allocca. È sufficiente osservare che a tutti costoro è contestata la qualità di costitutore dell’associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti o psicotrope e con riferimento ai soli Aniello Allocca, De Sclavis e Mancioli anche la qualità di costitutori dell’associazione a delinquere.
Allo stesso tempo si deve osservare come anche molti degli altri imputati non più sottoposti ad alcuna misura debbano rispondere di imputazioni ben più numerose e gravi di quelle elevate nei confronti di Massimo Allocca.
Anche il lungo periodo trascorso dai fatti contestati e la lunga carcerazione preventiva subita dall’Allocca, sono elementi che l’Ill.mo Tribunale potrà considerare per ritenere che le esigenze cautelari si siano quanto meno affievolite.
Infine si rammenta che comunque alla data del 18 aprile 2008 p.v. scadrà il termine di fase e la misura perderà comunque di efficacia.
Sino al 18 aprile p.v. è fissata un’unica udienza dibattimentale, per il giorno 8 aprile p.v., nel corso della quale non sarà espletata attività istruttoria riguardante la posizione di Massimo Allocca, che possa in alcun modo giustificare la permanenza, sino a quel momento, della misura cautelare.
Si confida, pertanto, che l’Ill.mo Tribunale voglia, per le ragioni sopra esposte, accogliere l’istanza di revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari o, al più, sostituirla con altra meno afflittiva.

Roma, 25 febbraio 2008


Prof. Avv. Roberto Zannotti

mercoledì 13 febbraio 2008

UDIENZA DEL 12.02.2008

Finalmente è arrivato il giorno di un'altra udienza.

Questa è la volta buona che l'udienza si fa, e vengono acoltati 3 test.

1 Test Agt. di Polizia che prestava servizio al Comm.to Trastevere.

Il P.M. non rivolge alcuna domanda per quanto riguarda ALLOCCA Massimo.

2 Test Sov.te di Polizia che prestava servizio al Comm.to Trastevere

Il P.M. più volte insiste nel domandargli il motivo per cui conosceva ALLOCCA MASSIMO.
Il test più volte riponde sempre la stessa cosa e cioè che conosceva ALLOCCA MASSIMO in quanto nel corso del tempo lo aveva visto 4 o 5 volte in quanto veniva in Comm.to la mattina a trovare il cugino e quindi a bere un caffè.
Il P.M. continua nel chiedere se era sicuro di tutto questo e se non è che ALLOCCA MASSIMO veniva per altri scopi.
Il test ribadiva che si e no, lo avra' visto 4 o 5 volte ad ALLOCCA MASSIMo e l'occasione era sempre la stessa e cioè a bere un caffè con il cugino.

3 Test Agt di Polizia che prestava servizio presso il Comm.to Trastevere

Il test dopo aver esposto numerosi fatti dove si vedeva coinvolto e dove tranquillamente si assumeva le sue responsabilità, alla domanda più volte fatta dal P.M. e precisamente se anche ALLOCCA MASSIMO faceva parte del sodale gruppo che effetuava perquisizioni al fine di trattenere per loro la sostanza stupefacente rinvenuta rispondeva:
Ill.mo P.M. guardi che ALLOCCA MASSIMO con noi non centrava assolutamente nulla, mai l'ho visto partecipare in mia presenza ad operazioni illecite.

Il P.M. a tale risposta, di nuovo formulava un altra domanda e cioè :
Ma Lei è sicuro che ALLOCCA MASSIMO con voi non centra assolutamente nulla:

Il Test di nuovo la stessa risposta e cioè ALLOCCA MASSIMO con noi non centra assolutamente nulla.

Dopodichè tutti a casa e se ne parla alla prossima udienza fissata per il 08.04.08

Che dire ancora : LA FARSA CONTINUA.

mercoledì 16 gennaio 2008

UDIENZA DEL 15.01.08

Finalmente dopo due mesi dall'ultima udienza arriviamo a quella odierna,con la speranza di poter riuscire finalmente a parlare.

Poichè era troppo bello per esser vero, ancora una volta l'udienza (farsa) viene rinviata ancora per lo stesso motivo e cioè l'omissione da parte dei P.M. non di aver notificato gli inviti di presentazione ai testimoni.


L'aula gremita di avvocati, portaborse, collaboratori, scorte, imputati, etc etc
Soldi su soldi spesi a vuoto, tempo buttato, e il tutto a causa della dimenticanza da parte dei P.M. di fare le notifiche.

Due mesi di tempo per fare 7 stupide notifiche.

Questa è l'Ita(g)lia, il paese dei balocchi.

I P.M. nemmeno hanno avuto il coraggio di presentarsi in aula per dare questa bella notizia, infatti hanno delegato una giovane P.M. ( almeno credo fosse) per notiziare la corte di questa dimenticanza ( sempre che sia stata una dimenticanza)..........

Morale della favola, la notizia non ha fatto scalpore più di tanto in quanto è consuetudine dimenticarsi di fare le notifiche, poichè è già la terza volta che accade.

Prossima Udienza 12 febbraio 2008

Ssperiamo che ce la faranno la prossima volta.

lunedì 14 gennaio 2008

MASSIMILIANO DE CRISTOFARO RISPONDE AL SENATORE GUZZANTI.

Questa è l'Italia baby?
Daccordo allora.
Questa è l'Italia che io "Serpico" e Massimo ALLOCCA "Serpico" avremmo servito, per poi sentirci un: Questa è l'Italia baby?
E questa mi ci voleva propio!
Questa frase mi mancava e volevo sentirla da una figura, proprio quale il Presidente di una Commissione Parlamentare Bicamerale d'Inchiesta.
Se questa è l'Italia, questi i suoi Parlamentari e se io e Serpico siamo andati in galera per aver fatto "passare la voglia" a disturbatori (chi?), inseguitori (chi?), probabili attentatori (di chi?), potenziali pedinatori (a che scopo?) di una figura Istituzionale quale quella del Presidente. Vi sono denunce in merito? Se ne è parlato in Commissione? E i preziosi appunti del Suo Caposcorta Massimo ALLOCCA?
Probabile attenteto al presdente di una Commissione Parlamentare Bicamerale d'Inchiesta, allora mi chiedo, perchè non se ne è aperta un altra di Commissione Parlamentare, nella quale, il Presidente - o chi per esso, potesse raccogliere tutte le note in cui Serpico (Massimo ALLOCCA) annotava targhe, luoghi e movimenti sospetti, sfuggendo al contropedinamento con guida da film americano, girato tutto in Italia, tipo: Ristretto di Polli-zia?
Caro Senatore, convengo con Lei, a Massimo ALLOCCA gli è passata la voglia e a me, Massimiliano DE CRISTOFARO mi è passata la voglia, a Bruno CONTRADA gli è passata la voglia e come è passata a noi (fedeli Servitori dello Stato e non Servi di chi Amministra lo Stato), questa voglia "di prendere appunti e seminare malfattori alla T.J.Hooker" è passata a molti altri, che come noi, non seminano più probabili attentatori con guide da far west, guide pericolose che per salvare la vita di uno, causerebbe l'investimento di un altro, magari un civile, allora sì che ci sarebbe una probabile scusa per una nuova Commissione d'Inchiesta.
Ma contro il Servitore dello Stato che guidava e non contro l'ipotetico attetatore...
Ma noi e, ribadisco, NOI, la voglia fi fare, senza chiacchierarle, sebbene ci sia passata da un pezzo, almeno NOI cel'avevamo!
C'è invece chi, sedicente servitore dello Stato, non solo la voglia "di prendere appunti" non cel'ha mai avuta, ma l'ha fata passare a chi cel'aveva!
Mi sono spiegato, o devo scendere in particolari che potrebbero dar voce ad una nuova Commissione Parlamentare? Come dite? Devo sparare in alto?
No, non serve andare troppo lontano, basterebbe un po di buona volontà, pensi Senatore, basterebbe acquisire il fascicolo d'inchiesta del mio procedimento penale (è il noto processo a PAZIENZA Francesco, fascicolo nato nel 1998), ed il gioco è fatto. Al limite, se si vuole rimanere in tema "Serpico", si potrebbe acquisire il fascicolo di Massimo ALLOCCA, credo che possa andar bene lo stesso, stessa solfa.
Ma ho paura che poi, "qualcuno", faccia passare la voglia di "prendere appunti" anche alla Commissione, ma non di seminare i probabili....
P.S. Senatore io la rispetto, ma non mi è piaciuta l'ironica frase: "Serpico? Conoscevo un Serpico. Chissà se è lo stesso!".
Sa perchè non mi è piaciuta?
Non mi è piaciuta perchè quel ragazzo stà marcendo in galera, una galera mentale che noi tutti gli abbiamo affibiato!
A quel ragazzo che Ella "forse conosceva...", stanno togliendo la vita, la stessa vita che quel ragazzo che Ella "forse ricorda", avrebbe regalato a Lei, in una situazione di pericolo, a cominciare proprio dal "prendere appunti!"
Lei Senatore GUZZANTI, li ha presi gli appunti su ciò che è accaduto a Massimo ALLOCCA?
Magari se Ella prendeva appunti magari, con una guida all'americana, sarebbe riuscito a semninare chi attentata alla vita di un Caposcorta, della scorta di un Funzionario dello Stato, Presidende di uan Commissione Bicamerale d'Inchiesta.

Comunque sia, state tranquilli, perchè come al solito, c'è sempre chi scrive, chi pensa, chi modera e chi fa i fatti.
Noi facciamo i fatti!
Il mio Collegio Legale, da un mese stà lavorando per sbrogliare la matassa creata addosso a Massimo ALLOCCA, sapete com'è, tra poveri fessi ci si capisce meglio che tra poveri fessi e ricchi furbi!
Coscenze a posto?
Si?
Allora buonanotte a tutti e buon 2008.
Massimiliano De Cristofaro, un Serpico, un fesso!

venerdì 11 gennaio 2008

Dal blog del Senatore Paolo GUZZANTI


Per gli addetti ai lavori, non dovrebbe essere difficile capire queste parole.

Questo era ALLOCCA MASSIMO (SERPICO) per gli amici e nemici.


QUANTO A SERPICO, CONOSCEVO UN SERPICO, CHISSA’ SE E’ LO STESSO.

ERA IL MIO CAPOSCORTA DURANTE LA MITROKHIN.


QUANDO VENIVAMO SEGUTI E INSEGUITI, PRENDEVA NOTA DELLE TARGHE DEI PEDINATORI E FACEVA RAPPORTO AL SUO COMANDO, POI LI SEMINAVA CON UNA GUIDA DA FILM AMERICANO.

FU ARRESTATO CON L’ACCUSA DI AVER NASOSTO DELLA DROGA DURANTE UN’OPERAZIONE DI POLIZIA E CREDO CHE GLI SIA PASSATA LA VOGLIA DI DISTURBARE GLI INSEGUITORI, GLI ATTENTATORI POTENZIALI, I PEDINATORI E GLI AGGRESSORI DI UNA FIGURA ISTITUZIONALE DELLA REPUBBLICA QUALE E’ IL PRESIDENTE DI UNA COMMISSIONE PARLAMENTARE BICAMERALE DI INCHIESTA.

THAT’S ITALY, BABY.